Riformarsi per riformare società e istituzioni
Si è tenuta a Castenaso in provincia di Bologna l’assemblea regionale dell’Azione Cattolica, a cui ha partecipato anche una delegazione della nostra Diocesi.
L’appuntamento regionale si pone all’inizio del cammino, che porterà l’intera associazione a celebrare la quindicesima assemblea nazionale a Roma nel prossimo maggio.
La riflessione è stata pertanto incentrato sul tema della democraticità, a 40 anni dalla scelta democratica fatta dall’associazione sotto la guida di Vittorio Bachelet.
La relazione della giornata è stata tenuta dal padre gesuita Francesco Occhetta membro del Collegio degli scrittori di Civiltà Cattolica. Molto significativo è stato il titolo, che Padre Occhetta ha dato alla sua relazione, “Riformarsi per riformare società e istituzioni”.
Felici e credenti
“Felici e credenti” è questo il titolo del video, che l’Azione Cattolica Italiana ha deciso di accompagnare alla campagna di adesioni per il 2014, che si aprirà il prossimo 8 dicembre “Festa dell’adesione”, uniti al SI di Maria.
Aderire esplicitamente, sottoscrivendo una tessera, è oggi sempre più difficile in un tempo in cui si tende a non esporsi a rimanere nell’anonimato e a curare i “propri affari” senza compromettersi.
Per essere credenti oggi, come in ogni tempo, è necessario compromettersi per partecipare al disegno d’amore e di felicità, che Dio ha su di noi. Aderire ad un’associazione e aderire al Vangelo significa progettare, come Dio ha fatto a partire dalla creazione, per renderci partecipi del suo disegno d’amore teso ad unire in unico abbraccio l’intera umanità. Per essere felici è necessario progettare e l’amore è la via della felicità. Come credenti siamo chiamati ad amare la vita vivendo la nostra fede, in un cammino quotidiano insieme alle persone che incontriamo ogni giorno. Vita e Fede si chiamano a vicenda e ci spingono a vedere in modo diverso ogni momento della nostra esistenza e noi dobbiamo assumere consapevolmente questo atteggiamento. Per essere Testimoni di Gesù è necessario che i nostri rapporti quotidiani trasformino la nostra vita e quella di chi ci vive accanto. Vivere questo sforzo per approdare alla felicità è più semplice se decidiamo di farlo insieme ad altri, che condividono con noi la voglia di superare gli ostacoli per raggiungere quella meta. La famiglia associativa dell’Azione Cattolica ci fornisce un grande aiuto, perché ci permette di unire età diverse ragazzi, giovani e adulti accompagnandoci così per tutto il corso della nostra vita. L’AC ci aiuta inoltre ad allargare il nostro abbraccio dalla parrocchia alla diocesi sino al nostro paese e al mondo intero. Come ci ricorda San Paolo siamo chiamati ad essere santi ma santi non si diventa da soli. L’Azione Cattolica ci aiuta a rimanere radicati nel nostro tempo con lo sguardo rivolto al cielo. Quindi vi invitiamo a spendere quattro minuti del vostro tempo per guardare questo video e qualche altro minuto per scegliere di aderire all’Azione Cattolica.
Massimiliano Franzoni
Franco Miano, Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica, chiude il secondo anno della Scuola di Politica
Sarà Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, a chiudere, sabato 16 novembre alle ore 15.30 presso l'oratorio della Parrocchia di San Paolo, il secondo anno della Scuola di formazione all’Impegno Politico e sociale voluta dall’AC in collaborazione con la Diocesi di Fidenza.
Il Presidente nazionale cercherà di fare sintesi dell’argomento trattato in quest’anno di incontri “Le parole della politica”. Franco Miano, che vive a Pomigliano D’Arco (NA), è laureato in Filosofia e insegna Filosofia Morale presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto moltissimi incarichi universitari ed ecclesiali. Dal 1997 al 2002 è stato direttore dell’Istituto Vittorio Bachelet per lo studio delle problematiche sociali e politiche. È presidente nazionale dal 2008, nominato dal Consiglio permanente della CEI, ed è stato confermato nell’incarico nel maggio 2011.
Verso la XV Assemblea Nazionale
Persone nuove in Cristo Gesù
Corresponsabili della gioia di vivere
L’Azione Cattolica Italiana si è messa in cammino verso la XV Assemblea Nazionale, che si terrà a Roma dal 1 al 4 maggio 2014. Le assemblea parrocchiali e diocesane, che si terranno in questi mesi, sono chiamate a discutere i temi e le proposte del documento preparatorio “Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere”.
Il Papa e l’ateo
Siamo certi che non è una moda, ma qualcosa che rappresenta una novità assoluta e allo stesso tempo un seme di speranza, perché il dialogo è sempre segno di speranza.
La Repubblica del 24 settembre scorso ha infatti pubblicato la risposta di Papa Benedetto XVI al volume del matematico Piergiorgio Odifreddi. Nel suo libro "Caro Papa ti scrivo", edito da Mondadori, Odifreddi criticava la visione cristiana del mondo ispirata dai volumi su Gesù scritti da Joseph Ratzinger. Benedetto XVI da tempo meditava una risposta a quello che è per molti il simbolo italiano dell’ateismo intellettuale militante.
Pregiatissimo Dr. Scalfari...
“Pregiatissimo Dr. Scalfari…” iniziava così la lettera inviata da Papa Francesco al fondatore del quotidiano "La Repubblica" e pubblicata dallo stesso giornale l’11 settembre scorso.
Saranno sicuramente tremati i polsi anche ad Eugenio Scalfari, che certo non si può definire un giornalista di primo pelo, quando il postino ha recapitato la missiva con cotanta firma nella redazione del quotidiano romano. Ma le sorprese non dovevano finire lì per il fondatore del giornale più laico del nostro paese, se dopo tredici giorni a Scalfari capiterà di salire le scale della residenza di Santa Marta per trovarsi al cospetto di Jorge Mario Bergoglio, il Papa della cristianità, che ancora rappresenta circa un miliardo di persone in tutto il mondo.
Ora Basta!
Dinanzi all'ennesima tragedia del mare, mentre ancora si contano i morti e i dispersi, tra essi anche bambini e donne incinte, l'Azione Cattolica sente il dovere umano e cristiano di andare oltre il cordoglio per le vittime innocenti e lo sconcerto per un dramma annunciato. E dire il suo "ora basta!". Come denunciato da papa Francesco, quanto accaduto al largo di Lampedusa è una vergogna!
La comunità europea ed internazionale non può più ignorare lo stillicidio di sofferenze e lutti di un'umanità dolente che scommette la propria vita inseguendo il sogno di una dignità negata, in fuga da luoghi in cui povertà e guerre sono l'insopportabile normalità. Uomini, donne, bambini arrivati dal mare con ancora negli occhi l'illusione di un futuro migliore, nelle tasche una promessa che costa al "passeggero" tutto ciò che possiede. Tante, troppe, insopportabili volte tutto ciò diventa tragedia e morte.
Gino Bartali, giusto tra le nazioni
Gino Bartali, indimenticato campione del ciclismo degli anni ‘30 e ‘40, è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale delle vittime dell’Olocausto, di Gerusalemme.
Bartali durante l’occupazione nazista in Italia faceva parte di una rete di salvataggio guidata dal rabbino Nathan Cassuto di Firenze, insieme all’arcivescovo della città, cardinale Elia Dalla Costa. Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi con l’inizio delle deportazioni, salvò centinaia di ebrei italiani e rifugiati. Bartali agì come corriere per la rete, nascondendo nella sua bicicletta falsi documenti e carte e trasportandoli attraverso le città con il pretesto degli allenamenti.
Non c’è gioco senza Te
Il volo di grandi cuori vermigli verso “mete alte” ha caratterizzato, domenica 16 settembre, la Festa del Ciao, organizzata dall’ACR diocesana per introdurre il tema del nuovo anno associativo.
Dopo la pausa estiva, durante la quale parecchi hanno condiviso l’esperienza del campo scuola al Passo Falzarego, i ragazzi, arrivati da varie parrocchie della Diocesi, si sono ritrovati presso l’oratorio di San Paolo. Insieme hanno rinnovato la scelta di proseguire il loro cammino, accettando l’invito di Dio alla festa della comunione con Lui.
“Non c’è gioco senza te” è lo slogan che accompagna il nuovo itinerario, slogan che invita i bambini e i ragazzi a comprendere la bellezza del mettersi in gioco con l’altro e con il Signore della vita. La comunità cristiana, comunità dei discepoli di Cristo, è il luogo privilegiato per comprendere che il gioco è più bello se condiviso; se aiuta a crescere nella conoscenza di sé e dell’altro; se non è solo per il proprio divertimento, ma per la costruzione di relazioni autentiche; se educa, anche, a prendersi cura della vita della propria comunità cittadina.
Un modello economico alternativo
È un botta e risposta serrato quello che ha caratterizzato il terzo appuntamento del secondo anno della Scuola di formazione all’impegno politico e sociale dell’Azione Cattolica Diocesana.
Protagonista del confronto con il pubblico presente è stato Francesco Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo e di Rete Lilliput, ai più conosciuto come il Francuccio, allievo prediletto di Don Lorenzo Milani.
Tema del confronto è stata la solidarietà e il sostegno alle persona nei suoi diversi aspetti. La prima provocazione è stata quella legata alla crescita. Gli economisti ci ripetono come un mantra, che è necessario crescere per uscire dalla crisi.