Laboratori della speranza. Il presidente del Senato Pietro Grasso a Fidenza
Sarà il Presidente del Senato Pietro Grasso ad inaugurare i "Laboratori della Speranza" il prossimo 1° ottobre alle ore 18.00 al Centro Interparrocchiale di San Michele a Fidenza.
In quest'occasione il Presidente del Senato presenterà il suo ultimo libro "Liberi tutti", che racconta della sua esperienza come magistrato e procuratore nazionale antimafia.
Pietro Grasso ha lottato perché tutti, anche nelle aree più difficili del nostro paese, potessero avere una Speranza e ora prova a farlo dai vertici dello Stato.
L'incontro, che avrà per titolo "Liberi tutti. Per diventare cercatori di Speranza", organizzato da Consulta per la Pastorale Giovanile, Azione Cattolica Diocesana e Progetto Link vedrà i giovani e adulti della nostra Diocesi confrontarsi con la seconda carica dello Stato sul tema della Speranza.
Il Presidente del Senato arriverà in città alle ore 17.30 e si recherà in visita alla Cattedrale, dove sarà accolto dal Vescovo di Fidenza S.E. Mons. Carlo Mazza e dal parroco Don Stefano Bianchi.
Incontro dei ragazzi delle diocesi d’Italia "Ti credo! Tutto parla di te"
Era presente anche una delegazione dell’ACR diocesana di Fidenza al pellegrinaggio dell’associazione nazionale sulla tomba di Pietro, svoltosi lo scorso 6-7 settembre.
Tremila ragazzi da tutte le diocesi italiane e una rappresentanza della Federazione Internazionale di Azione Cattolica hanno ripetuto il loro SI sulla tomba di Pietro, accompagnati dal Cardinale Angelo Comastri Vicario Generale di Papa Francesco per la Città del Vaticano. Il giorno successivo nei giardini Vaticani hanno discusso insieme al Cardinale Agostino Vallini (vicario di Papa Francesco per la Diocesi di Roma), al presidente nazionale dell’AC Franco Miano, all’assistente generale dell’AC S.E. Mons. Domenico Sigalini e alla responsabile nazionale dell’ACR Anna Teresa Borrelli, sulla chiesa bella del Concilio. Il tutto è stato condito da giochi, balli e canti.
Scuola di politica: Francesco Gesualdi parla di solidarietà
Si svolgerà sabato 21 settembre alle ore 15.30 presso il Seminario Vescovile il terzo appuntamento del secondo anno della Scuola di Formazione all'impegno sociale e politica organizzata dall'Azione Cattolica Diocesana in collaborazione con la Diocesi.
La parola scelta per questo terzo incontro, dopo Bene comune e Giustizia, sarà la Solidarietà. Ad affrontare il tema "Rimettiamo la persona al centro. Solidarietà" sarà Francesco Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa.
Francesco Gesualdi, dai più ricordato come Francuccio, è stato insieme al fratello Michele uno degli allievi prediletti di Don Lorenzo Milani alla Scuola di Barbiana.
L’AC prega e digiuna per la pace in Siria con Papa Francesco e con il Vescovo Carlo
L’Azione Cattolica Diocesana di Fidenza invita i ragazzi, i giovani, gli adulti e tutti gli uomini di buona volontà che hanno nel cuore la Pace, a partecipare alla Preghiera per la Pace in Siria, che si terrà sabato 7 settembre alle ore 19.00 presso la Chiesa Eucaristica Diocesana di San Pietro.
L’AC diocesana si unisce al Vescovo Carlo, che ha voluto questo momento, in comunione con Papa Francesco e con tutta la Chiesa Universale. L’Azione Cattolica di Fidenza fa suo, in questo modo, l’impegno dell’associazione nazionale e del Forum Internazionale di Azione Cattolica, perché in ogni parte del mondo si levi alto il grido che “solo con la Pace si prepara la Pace”. La troppo lunga sofferenza del popolo siriano, in particolare di tanti bambini, non sarà placata da nuove guerre, che potrebbero mettere a repentaglio la stabilità dell’intero e amato Medio Oriente. Come associazione che opera nella costruzione del bene comune e per la promozione della pace auspichiamo che il nostro Paese e la comunità internazionale accolga l’esortazione “a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in Siria, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione di quel paese”.
Preghiera e digiuno per la pace, l'Ac risponde all'appello di Francesco
L'Azione cattolica italiana, come tutte le Ac del mondo riunite nel Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac), condivide "il grido della pace" di cui Papa Francesco si è fatto interprete nel corso dell'Angelus di domenica 1 settembre e rinnova il proprio impegno a essere un anello di quella grande catena di donne e uomini di speranza, di dialogo e di solidarietà che considerano la pace un bene prezioso che supera ogni barriera, da promuovere e tutelare sempre.
Aderendo alla proposta e all'intenzione di Papa Francesco, poiché tutti siamo chiamati ad essere costruttori di pace, i ragazzi, i giovani e gli adulti di Azione Cattolica di tutta Italia, condividendo la troppo lunga sofferenza di tutta la popolazione siriana, in particolare di tanti bambini, parteciperanno alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo indetta per sabato 7 settembre. Offriamo la nostra concreta disponibilità a contribuire all'organizzazione in tutte le parrocchie e le diocesi del Paese di questo momento di preghiera e di incontro, alla vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace.
Lumen Fidei
Una lettera Enciclica, scritta a quattro mani da due Pontefici, è un dono unico e inestimabile per tutta la Chiesa Cattolica. La Lumen Fidei traspira in modo potente delle linee guida, che hanno ispirato teologicamente il pontificato di Benedetto XVI e allo stesso tempo indica le premesse fortemente innovative, che Papa Francesco ha introdotto in questi primi mesi del suo ministero.
La Fede è parte della storia, si specifica nella ragione e dialoga con la scienza. È questo il messaggio centrale della teologia di Papa Ratzinger, che ha introdotto temi essenziali in una società che, come lui stesso afferma, tende alla scristianizzazione. Su questa linea si innesta il tema della Speranza centrale nei primi discorsi di Papa Francesco e dono essenziale che i cristiani non devono “farsi rubare”. Questi non sono però temi astratti destinati solo al dialogo tra teologi ma parte integrante della vita della città e quindi del quotidiano di ogni uomo, come ben specifica il capitolo quarto dell’Enciclica “Dio prepara per loro una città” (Eb 11, 16).
Radiocronaca di una crisi
“Chi non comunica è fuori gioco”. Inizia con questa frase perentoria il saggio “Radiocronaca di una crisi” edizioni Rai-Eri, scritto da Antonio Preziosi direttore di Radio 1 e del Giornale Radio Rai.
Il giornalista pugliese sarà a Fidenza il prossimo 14 settembre, nell’ambito della rassegna di eventi “La Cattedrale cuore della città – oltre la crisi” voluta dal Consiglio d’amministrazione della nostra Cattedrale.
Prima di ricoprire l’attuale incarico Preziosi è stato inviato politico seguendo i mandati di quattro presidenti del Consiglio Prodi, D’Alema, Amato e Berlusconi. Laureato in giurisprudenza alla Sapienza di Roma Preziosi ha conseguito il Master in Giornalismo all’Università di Perugia. Ha insegnato “Comunicazione politica” all’Università pontificia salesiana di Roma ed è stato direttore ad interim di Gr Parlamento da aprile 2010 a settembre 2011. Benedetto XVI° lo ha nominato nel 2011 consultore del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali.
In vacanza con Camilla
Si è svolto a Pian di Falzarego il Campo Scuola dell’Azione Cattolica Ragazzi Diocesana. I ragazzi, provenienti da diverse parrocchie, sono stati accompagnati dall’assistente ACR Don Stefano Bianchi, da Don Robert Lokossou e da una preparatissima équipe di educatori ed animatori.
Guida del campo è stata quest’anno Camilla, un’adolescente che, dall’odio per la politica, ha accompagnato i ragazzi alla scoperta del suo profondo significato: la politica, costruendo ponti tra le persone, “fa vincere le buone idee e aiuta a parlarsi invece di litigare”.
Il tema è stato molto coinvolgente ed ha permesso di toccare vari argomenti, dal “Fare del bene è un boomerang, torna sempre indietro”, al “Rispettarsi e aiutarsi conviene a tutti”, alla necessità di pronunciare parole gentili “che sono contagiose”, al perdono, all’affermazione che “Gesù è nato per tutti”, fino alle parole chiave Ascoltare, Partecipare, Servire, punti fermi della politica, ma anche della vita intesa non come un percorso solitario, ma come viaggio con la comunità e con Gesù, per costruire insieme il suo Regno. Questi i valori universali che i ragazzi hanno cercato di conoscere a fondo, partendo dalle pagine del Vangelo, riflettendo sugli spunti offerti dagli assistenti e sui sussidi preparati dagli educatori.
Un manifesto per la buona politica
Mentre da qualche mese è stato avviato il percorso del secondo anno della Scuola di Formazione all'impegno sociale e politico dell'Azione Cattolica Diocesana, l'associazione ha deciso di rendere pubblico il testo definitivo del "Manifesto per la buona politica" elaborato nel corso del primo anno di formazione.
Spiritualità, dialogo, partecipazione e bene comune sono le parole essenziali che scaturiscono nel documento dell'Azione Cattolica.
"La spiritualità è la dimensione fondamentale dell'uomo", per questo si ritiene necessario il nutrimento quotidiano con "la Parola di Dio, letta, meditata e accolta" anche per i cristiani che decidono di impegnarsi in politica. L’elaborazione di una regola di vita è essenziale per maturare un’etica personale e pubblica. In questo modo il cattolico impegnato in politica potrà leggere gli avvenimenti alla luce del Vangelo e nel confronto con la Comunità.
Ciao Gianni
Ci ha lasciato qualche giorno fa, per fare ritorno alla casa del Padre, il diacono Gianni Lommi. Era molto conosciuto a Fidenza per il suo passato di campione di pugilato. Gianni ha dedicato diversi anni della sua vita al diaconato permanente, in particolare prestando servizio presso la Casa Protetta di Fidenza.
Quando vedevi Gianni correre in sella alla sua bicicletta, era sempre una gioia con quel suo sorriso intenso, che non negava mai a nessuno. Non mancava di una parola, di un racconto dell’ultimo pellegrinaggio o di un ricordo del passato. La sua era una fede profonda segnata dalla devozione, che non sfociava però mai nel devozionismo. Era una fede ubbidiente, anche quando non riusciva a comprendere le scelte della sua chiesa ma in primo luogo era un fede piena di umanità, silenziosa e al servizio degli ultimi. In questo rispecchiava pienamente l’essenza del servizio del diaconato.