Andò verso di loro

Il cammino dell'Acr continua! I ragazzi, provenienti da tutta la Diocesi di Fidenza, si sono trovati nella Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore in Fidenza per vivere il ritiro d'Avvento.

L'esperienza di preparazione al Natale è iniziata con la partecipazione alla Messa domenicale delle 10.30, dove i ragazzi sono stati ricordati nella preghiera dal parroco Don Felice Castellani.

Dopo l'allegria e la convivialità del pranzo, i ragazzi hanno iniziato le attività. Come in ogni “Domenica ACR” di quest’anno il lancio è stato fatto dagli scienziati del laboratorio “Tutto da scoprire” e dall'Inno Acr. Il Vangelo, che fa da guida in questo anno è quello di Marco (6,45-52), in modo particolare la riflessione di questo incontro era sulla frase: “già verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli”. Don Stefano Bianchi, assistente diocesano dell'Acr, durante la riflessione ha letto la poesia di una bambina di 12 anni malata di una malattia terminale che invita a rallentare e a fermarsi. La vita non è una corsa va vissuta e assaporata con calma.

I ragazzi delle Medie attraverso la storia del Piccolo Principe hanno rivalutato la parola “addomesticare” partendo dal grido di Pietro “Signore salvami!”, questa invocazione può diventare Signore aiutami,  ascoltami, accompagnami, insegnami,... solo se mi faccio avanti io, come ha fatto Pietro. È possibile solo se io per primo mi metto in gioco. Il Signore viene verso di me, ma rimane nell'acqua, io devo uscire dal mio contenitore/barca per raggiungerlo. Lui mette a disposizione la sua vita per me e io per Lui. La parola latina adventus, dalla quale deriva quella italiana “avvento”, dice un venirmi incontro del Signore e un mio instancabile andare verso di Lui, piuttosto che un mio impassibile attendere.

I bambini delle elementari hanno riflettuto e giocato sulla storia degli attrezzi del falegname che litigano tra di loro criticandosi a vicenda per i loro difetti, finché il Signore utilizzando l'unicità di ognuno costruisce una culla per Gesù bambino. Ognuno di noi è speciale e prezioso, e tutti contribuiamo a realizzare il progetto di Dio.

Nel momento di preghiera è stata costruita passo dopo passo la culla, nella quale è stato posto Gesù, i ragazzi hanno avuto modo di guardarlo negli occhi e volgere a Lui tutte le loro aspettative. Don Stefano ha invitato a contemplare con stupore e gratitudine, è un avvenimento incredibile che Dio abbia voluto un corpo e sia nato bambino nella nostra storia. L'Avvento è tempo dell'incontro esclusivo con il Signore, che è venuto nella carne, che viene nel presente della storia, che verrà alla fine dei tempi. Egli viene nella vita, nel mio cuore. Ai ragazzi è stato consegnato un moschettone con un cordino simbolo del legame che ci unisce a lui, e su un cuore la frase “ … e andò verso di loro...” (Mc 6,48).

Denise Biemosi
Responsabile Diocesana ACR

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