Verso la XV Assemblea Nazionale

Persone nuove in Cristo Gesù
Corresponsabili della gioia di vivere

L’Azione Cattolica Italiana si è messa in cammino verso la XV Assemblea Nazionale, che si terrà a Roma dal 1 al 4 maggio 2014. Le assemblea parrocchiali e diocesane, che si terranno in questi mesi, sono chiamate a discutere i temi e le proposte del documento preparatorio “Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere”.

Il documento propone a tutti, anche a chi non ha una particolare appartenenza ecclesiale, la testimonianza comunitaria della forma associativa, oggi ancora più importante della testimonianza personale, in una società che ha fatto dell’individualismo l’elemento principale della sua azione svuotando la partecipazione e la presenza dialogante nella società.

Tale testimonianza parte, come sempre, per l’AC dalla quotidianità, come direbbe Papa Francesco sino alle estreme periferie, senza contrapposizione tra secolarità e santità e tra vita e fede.

Il documento invoca infatti la necessità di “comprometterci nelle questioni del nostro tempo”. Per fare questo è necessario farsi compagni di strada “delle persone che abitano i quartieri, le parrocchie, i paesi, le città…”.

Il documento indica tre luoghi preferenziali per vivere questa quotidianità e questa prossimità con le persone: la famiglia, la parrocchia e la città.

La famiglia si trova oggi a fare i conti con una realtà complessa, in cui si stanno affermando forme diverse di convivenza, scelte o subite. Pur in questo contesto la famiglia è ancora potenzialmente un punto di forza della società. Per questo è necessario favorire, come nella famiglia accade, la stabilità delle relazioni di fronte ad una società sempre più “liquida”, che conduce fatalmente ad un io sempre più isolato. Una famiglia forte e coese, che si ispira alla scelta della fede vissuta in forma associativa, si traduce in un modello di famiglia capace di ospitalità e convivialità.

L’Azione Cattolica deve anche prestare una particolare attenzione alle famiglie che vivono difficoltà economiche, morali ed educative. E’ necessario per far questo un presidio attento del territorio in cui si vive, a partire dalle comunità parrocchiali, per riconoscere le fragilità ed affrontarle in stretta collaborazione con i diversi attori sociali e istituzionali. Il sostegno, la promozione e la valorizzazione della famiglia possono rappresentare un volano di rinnovamento della società e della Chiesa.

La parrocchia è un segno di continuità della famiglia, in quanto si deve esprimere come “Chiesa che vive tra le case degli uomini”. In sintesi si potrebbe dire “casa tra le case”. Queste definizioni spingono l’AC a lavorare perché nella parrocchia ciascuno si senta a casa propria e ci si faccia carico di tutti gli abitanti di un territorio. Anche per fare questo è necessaria un particolare sensibilità, che parta ad esempio dai ritmi di vita delle persone che abitano quel territorio, cercando l’incontro nella quotidianità attenti a non presentare formule pre definite ma mettendosi in gioco anche nei percorsi e nelle modalità di incontro. E’ necessario rimodulare quindi il nostro apostolato per raggiungere le periferie esistenziali.

L’Azione Cattolica ha difeso in questi anni il suo ruolo di associazione popolare per questo non ci si può esimere alla partecipazione alla vita delle nostre città. Le piazze delle nostre città devono tornare ad essere luoghi di incontro e di scambio. Anzi oggi ancor di più la piazza può diventare quella che Don Tonino Bello definiva la “convivialità delle differenze”. L’AC si deve impegnare in ogni direzione, collaborando con tutti i soggetti del territorio, per riattivare una partecipazione di tutti alla costruzione di una città aperta, dialogante ed educante. Per questo è necessario essere attenti ai profondi mutamenti in atto, quali la drammaticità del tema lavoro e i nuovi modelli di comunicazione, che spostano fortemente la formazione dell’opinione pubblica sui social media con gravi rischi per la partecipazione reale dei cittadini.

Questi tre ambiti di impegno hanno la necessità di un’azione forte con cristiani formati e spiritualmente nutriti. Per questo le vecchie regole di vita spirituale sono oggi ancor più attuali: partecipazione all’Eucarestia, ascolto della Parola, accolta e meditata, preghiera nel silenzio e nella contemplazione. Strumenti centrali da favorire in ogni modo rimangono l’accompagnamento spirituale e una solida regola di vita.

In tutto questo scenario in movimento l’AC rimane ancorata anche ad un altro fondamento che è il servizio alla Chiesa locale, riunita intorno al proprio vescovo, successore degli apostoli. “Il luogo privilegiato della vita associativa è il livello diocesano e la sua articolazione in parrocchie: tutti gli altri livelli della vita associativa sono a servizio del livello diocesano”.

Lo scenario nuovo, che si presenta, necessità anche di un particolare attenzione a quella che da più parti vieni indicata come la Nuova Evangelizzazione. Per l’AC questo progetto va declinato con tre parole: accogliere, uscire e accompagnare.

L’accoglienza va fatta a partire da chi ci è vicino e con cui ci risulta sempre più difficile convivere. Uscire è l’andare verso cioè abbandonare le sicurezze delle nostre logiche, delle nostre solite idee e delle comode parole. L’accompagnamento ci da invece il segno del nostro impegno gratuito per il bene di chi ci sta accanto, affinché egli possa compiere un percorso e raggiungere una metà necessaria appunto alla costruzione del suo bene. A questi tre verbi si aggiunge un quarto, che è da sempre l’essenza stessa del compito profetico dell’Azione Cattolica, educare. L’educazione è però intesa non come l’impegno di singoli coraggiosi o ispirati ma come l’azione di una comunità, che coinvolge in primo luogo le famiglie nel processo educativo. L’impegno educativo ha oggi  la necessità di trasformarsi anche in impegno politico e sociale per edificare una società sempre più a misura d’uomo. Questo impegno passa ogni giorno per le strade delle nostre città in primo luogo a partire dalla nostra testimonianza di cittadini degni del Vangelo.

Non deve mancare ovviamente l’attenzione alle nostre realtà ecclesiali in questo momento di profondo cambiamento. L’annunciata riconfigurazione territoriale delle nostre Diocesi deve trovare un’AC attenta ai cambiamenti e pronta ad inserirsi in essi con capacità creativa e progettuale.

L’essere laici associati, come ci ricorda il Concilio Vaticano II di cui abbiamo in questo triennio celebrato il cinquantesimo anniversario, fornisce alla società una testimonianza comunitaria che è oggi ancora più importante della testimonianza personale.

Tale testimonianza comunitaria deve percorrere anche i luoghi della politica, contraddistinta in questi anni da una presenza cattolica segnata da molteplici contraddizioni. I luoghi di confronto e di dialogo, pur da posizioni diverse, devono maturare all’interno alla comunità ecclesiale con esperienze di comunione. Il rischio, di tentativi realizzati all’esterno, è quello di finire con l’essere artificiosi come hanno dimostrato recenti esperienze.

L’obiettivo del percorso, che ci attende, è quello di tentare di essere testimoni della santità nel quotidiano, in ogni dimensione di vita, ripartendo dai poveri per un futuro migliore.

Massimiliano Franzoni

 

Cammino assembleare Diocesi di Fidenza

  • 27 ottobre ore 15.30 Assemblea parrocchiale Parrocchia di Polesine Parmense
  • 10 novembre ore 15.30 presso Parrocchia di Monticelli D’Ongina – Assemblee parrocchiali di Monticelli D’Ongina e dell’Unità Pastorale di Castelvetro Piacentino
  • 16 novembre ore 15.30 Seminario Vescovile di Fidenza – Incontro con il Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Prof. Franco Miano “Le parole della politica”
  • 19 novembre ore 21 Assemblea parrocchiale Parrocchia della Cattedrale
  • 29 novembre ore 21 Parrocchia di San Paolo a Fidenza – Assemblea associazione inter-parrocchiale San Giuseppe Lavoratore – San Paolo
  • 19 gennaio 2014 ore 15.30 Seminario Vescovile di Fidenza – Assemblea Diocesana elettiva
  • 23 marzo 2014 ore 9.30 Bologna – Assemblea Regionale Elettiva
  • 1-4 maggio 2014 Roma Domus Pacis – XV Assemblea nazionale

 

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