Testimoni di un'AC missionaria in cammino

Giampiera, presidente parrocchiale di San Lorenzo in Monticelli d’Ongina, e Paola, presidente parrocchiale dell’associazione che unisce le parrocchie di San Giuseppe Lavoratore e San Paolo, ci lasciano la loro testimonianza dell’incontro con Papa Francesco avvenuto in Aula Nervi al termine della XV Assemblea Nazionale.

"Per me l’incontro con Papa Francesco è stato breve nel senso, che avrei voluto fermare quella mezz’ora circa, in cui è rimasto con noi in un flash da poter rivedere (cosa che ho potuto fare grazie ai video in rete) e in un certo senso rivivere. L’incontro è stato però molto intenso. La preghiera e l’ascolto di vari gruppi di Azione Cattolica in attesa dell’arrivo di Papa Francesco hanno contribuito a creare un clima di comunione e condivisione della nostra esperienza associativa presente in tutta Italia e in diversi paesi del mondo.

Alla fine è arrivato Francesco che ci ha portato le sue parole semplici, dirette, che interpellano tutti e ognuno, che parlano della nostra vita quotidiana indicandoci la via da percorrere ogni giorno per poter vivere al meglio nel servizio agli altri: restando alla presenza di Gesù, andando, uscendo fuori, “cantando la fede”, cercando in tutti i modi di evitare tentazioni come la “quiete”, la chiusura e l’intimismo. La preghiera di affidamento a Maria finale è rimasta impressa nel mio cuore. In quei momenti ho avuto modo di rivedere rapidamente il mio vissuto a confronto con le parole che sentivo e di provare gioia, un senso di gratitudine ma anche di inadeguatezza. Tutti questi sentimenti li ho potuti raccogliere nella Speranza e nell’affidamento alla Misericordia del Signore ed alla guida di Maria. Mi sono sentita parte di una “grande” e bella esperienza che accomuna le vite di tante persone disposte a mettersi al servizio dei fratelli".

Giampiera Rossetti
Presidente parrocchiale
Parrocchia di San Lorenzo in Monticelli d’Ongina

 

 

"Sedute in fondo all’aula Paolo VI, non ci è stato possibile osservare gesti ed espressioni, allora è stato bello lasciarsi emozionare dalla voce di Papa Francesco e di Mons. Mansueto Bianchi.

Da quella del nostro nuovo assistente nazionale, molto appassionata, partecipe e umile. Appassionata, durante l’omelia sul Vangelo delle beatitudini, parlando di come Gesù ci ha rivelato un Dio beatitudinale, mite, misericordioso, che soffre per le ingiustizie. Partecipe facendo trapelare una conoscenza vera dei problemi della gente e invitando noi a farci beatitudinali come il Padre nostro Celeste, per essere un brillio per le persone che soffrono, perché le Beatitudini sono la soglia per accostarci a Dio e la soglia per entrare nel mondo. Umile, quando, nel saluto al Santo Padre, afferma di desiderare un’AC simile all’asinello che ha portato Gesù dentro le mura di Gerusalemme, per potare la gioia traboccante della Parola dentro alle nostre città.

Poi è giunta la voce di Papa Francesco, familiare, autorevole, incoraggiante. Familiare perché il cuore del suo discorso lo ha racchiuso in tre semplici verbi, che però aprono la mente a concetti profondi, che se vissuti nel quotidiano, possono ribaltare la nostra vita. Autorevole, come quella di un buon padre di famiglia che esorta i propri figli ad evitare la tentazione della quiete, della chiusura e della serietà formale, per non diventare statue da museo, ma persone attive capaci di trasformare la società orientandola verso il bene. Incoraggiante perché ci ha invitato a rinnovare la scelta missionaria per portare il nostro servizio creativo anche nelle realtà segnate dalla stanchezza, in corresponsabilità con i nostri parroci, i nostri assistenti, i nostri Vescovi e le nostre comunità".

Paola Allegri
Presidente parrocchiale
Associazione interparrochiale
San Giuseppe Lavoratore e San Paolo Apostolo

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