Mons. Gualtiero Sigismondi assistente nazionale centrale di Azione Cattolica

Papa Francesco ha nominato oggi monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, quale assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana. Succede a monsignor Mansueto Bianchi, già vescovo di Pistoia, scomparso nell'agosto scorso dopo una lunga malattia. Il presule non lascerà la diocesi umbra ma manterrà entrambi gli incarichi. Nel suo messaggio all'Azione Cattolica, ringrazia infatti Papa Francesco «che mi affida questa responsabilità, senza sciogliere il vincolo sponsale che mi lega alla diocesi di Foligno». «Avverto - scrive il vescovo - un senso di profonda trepidazione, mitigata da una serena fiducia, poiché l’abbandono alla fedeltà di Dio è la fonte inesauribile della pace. In ogni strada c’è una corsia che conduce a Dio: questa consapevolezza mi spinge a chiedere sia alla Diocesi di Foligno sia all'Associazione di AC la disponibilità a “comprendere” che, se il cuore non potrò dividerlo, il tempo lo dovrò condividere».

Rivolgendo un pensiero «commosso e grato» a monsignor Bianchi a cui chiede «di vegliare sulla “famiglia grande e bella” dell'AC», il nuovo assistente ecclesiastico ricorda gli importanti appuntamenti in programma per l’associazione: i lavori della XVI Assemblea nazionale (28 aprile - 1 maggio) e l’Incontro del popolo di Azione Cattolica con il Pontefice in piazza San Pietro il prossimo 29 aprile, inizio straordinario delle celebrazioni per i 150 anni della fondazione. In questi anni, afferma, l’Azione Cattolica Italiana «sempre ha trovato nella Chiesa la sua casa e ha cercato nel mondo la sua strada. La casa e la strada sembrano escludersi; in realtà in questo particolare aspetto si scopre la vocazione dell'AC: un’associazione impegnata a intrecciare in maniera così stretta, da essere inestricabile, il Vangelo e la vita; un’associazione chiamata a “intercettare in ogni dimensione umana un’attesa che la speranza cristiana ha il compito di allargare”; un’associazione che, per il suo radicamento popolare e con la sua passione educativa, favorisce la scoperta dello stile sinodale e promuove una partecipazione vigile alla vita civile».

Da parte sua il presidente nazionale di AC, Matteo Truffelli, nel messaggio di benvenuto ringrazia il Papa per la scelta di Sigismondi: «La confermata decisione di chiamare un vescovo a svolgere questo ministero sottolinea ancora una volta il legame speciale tra l’Azione Cattolica e la Chiesa, e rappresenta un riconoscimento della natura eminentemente ecclesiale dell’Associazione, che è per noi motivo ulteriore di impegno e corresponsabilità», dice. «Siamo certi - aggiunge - che la sensibilità pastorale, lo spessore spirituale, la generosità propositiva, la profonda conoscenza delle comunità ecclesiali italiane che connotano il ministero pastorale di monsignor Sigismondi, per molti anni assistente regionale dell’Azione Cattolica dell’Umbria, costituiranno un dono grande per la vita dell’associazione». Il vescovo, assicura Truffelli, darà «un contributo prezioso» alla «bella storia» vissuta in questi 150 anni da AC, «condividendo con tutta l’associazione l’impegno per dare concreta attuazione al progetto di Chiesa che Papa Francesco ci ha consegnato nell’Evangelii gaudium».

 

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