Pierina Belli una donna di Dio oltre il suo tempo

"Aveva donato tutto alla Chiesa e alla società". Le parole del compianto Vescovo di Fidenza Mons. Mario Zanchin sono la perfetta sintesi della vita della Serva di Dio Pierina Belli.

La "sua" Azione Cattolica decide oggi di fare conoscere al mondo la sua testimonianza attraverso lo strumento della rete, che ci apre ad orizzonti impensabili ai tempi della Signorina Pierina, che in un certo senso sono stati anticipati dalla sua azione. Era certamente più complicato nel secondo dopo guerra raggiungere la Sicilia e le regioni del Sud, come lei fece per far conoscere la Gioventù Italiana Femminile, che non oggi per noi aprire questa pagina sul nostro sito internet e permettere così con un click alla storia di Pierina Belli di essere conosciuta in ogni parte del pianeta.

Per questo abbiamo ancora di più ritenuto utile aprire uno spazio sul sito dell’Azione Cattolica Diocesana proprio in quest’anno 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, proclamato dal Papa Emerito Benedetto XVI Anno della Fede. La Belli fu anticipatrice di ciò che il Concilio dirà sul ruolo e la funzione dei laici e la sua Fede la portò ad accettare compiti, che allora apparivano improbi per tutti e soprattutto per una donna sola.

Abbiamo voluto aprire questo spazio anche per tenere viva la memoria dell’impresa di Fede della Serva di Dio Pierina Belli. Per questo sono molto graditi contributi e interventi, che potrete far pervenire al nostro indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o mettendovi in altro modo in contatto con noi. In questo spazio abbiamo voluto pubblicare la vita di Pierina Belli sintetizzata da Elide (Nenè) Morandi nel piccolo volumetto "Pierina Belli – Una pioniera dell’apostolato laico", alcune testimonianze di persone che l’hanno conosciuta e le foto raccolte da Giulia Urgeletti altro pilastro della storia della nostra Azione Cattolica Diocesana.

Nel tempo cercheremo di attualizzare la figura di Pierina Belli, di andare ad incontrare le realtà da lei seguite con tanta attenzione il Seminario, l’Asilo di Croce Santo Spirito, l’Università Cattolica e naturalmente la famiglia, che con lei condividiamo l’Azione Cattolica.

Insomma da oggi iniziamo un viaggio con Pierina, come semplicemente la chiamavano i suoi compaesani, che ci porterà attraverso la memoria a leggere anche il nostro presente.

Sembra quasi un paradosso pensare di poter leggere l’attualità a partire dalla storia di Pierina Belli, ma non è così, anzi la sua esperienza ci fa chiarezza sul punto di navigazione a cui il laicato cattolico è giunto oggi.

La sua famiglia di estrazione liberale e benestante gli consenti di poter avere gli strumenti di giudizio per fare una scelta matura e consapevole della sua vocazione. Era quasi scandaloso per il suo tempo che una donna facesse la scelta della laicità e del dedicare pienamente la sua vita all’apostolato. Si trattava di una scelta radicale senza mediazioni. Pensiamo ai nostri giovani oggi. Alla loro difficoltà nel compiere scelte radicali, che appaghino pienamente la propria vocazione. Pensiamo alla difficoltà che incontrano ad andare fuori dagli schemi precostituiti. Non possiamo certo fermarci ai problemi attuali alla crisi economica e sociale, quello che pare manchi e il saper leggere pienamente la realtà e il saper accettare rischi per raggiungere i propri obiettivi.

Leggendo le testimonianze su Pierina Belli emerge la sua voglia continua di confronto, fin quasi in alcuni casi allo sfinimento del suo interlocutore, su tutti i temi dalla politica, alla società e soprattutto alla Chiesa. Solo dal confronto e dalla riflessione può nascere una progettualità ben radicata e anche in questo la Serva di Dio ci è maestra.

Infine il Concilio si apre quando la Belli era nella parabola discendente della sua vita. Nelle testimonianze si percepisce in lei una speranza docile e non frenetica. Certo non poteva conoscere gli esiti di una discussione e di un’azione dello Spirito, che mai si era manifestata in quelle dimensioni planetarie. Ma per Pierina non ci potevano essere grandi sorprese, lei aveva ispirato l’intera sua esistenza a quello che sarà il mandato principale che il Concilio darà ai fedeli laici "ordinare le cose del mondo secondo il volere di Dio".

Lo aveva fatto in famiglia, nella parrocchia, nella carità durante e dopo due guerre mondiali, nella Gioventù Italiana Femminile, per l’Università Cattolica, per il Seminario e per ultima ma forse per prima per la sua amata Azione Cattolica.

In tanti si accorsero quando Pierina Belli era ancora in vita dell’apporto straordinario, che il suo esempio aveva dato, dava e avrebbe dato in futuro alla Chiesa Italiana, ma un giudizio fu più fulminante di altri: Pio XI, attraverso l’intercessione dell’alloro vescovo di Fidenza Mons. Mario Vianello, decise di conferirle la "Croce pro Ecclesia et Pontefice". L’allora segretario di stato Card. Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII, disse "È una delle poche meritate".

Massimiliano Franzoni
Presidente Diocesano Azione Cattolica Fidenza

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