Assemblea Diocesana Azione Cattolica - Persone nuove in Gesù Cristo

Si è tenuta domenica 19 gennaio l’assemblea diocesana elettiva dell’Azione Cattolica. Dopo l’introduzione del Presidente Diocesano uscente hanno portato il saluto del Consiglio Nazionale e della Delegazione Regionale Monica Donini della Diocesi di Modena e Riccardo Della Casa della Diocesi di Carpi, responsabili regionali dell’ACR.

Il Presidente diocesano uscente Massimiliano Franzoni ha tenuto la relazione, che ha cercato di fare il bilancio del triennio passato e di indicare linee nuove per il triennio associativo, che si va ad aprire.

Persone nuove in Gesù Cristo - Assemblea Diocesana di Azione Cattolica

“Persone nuove in Gesù Cristo” è il titolo dell’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica, che si terrà domenica 19 gennaio alle ore 15.30 presso il Salone del Seminario Vescovile.

L’assemblea diocesana si svolge al termine delle assemblee parrocchiali svoltesi e prima dell’appuntamento dell’assemblea nazionale, che si svolgerà a Roma dal 30 aprile al 3 maggio.

L’assemblea avrà carattere elettivo, in quanto sarà eletto il nuovo consiglio diocesano, in base alle candidature uscite dalle assemblee parrocchiali, e i delegati all’Assemblea Nazionale.

All'assemblea diocesana prenderà parte il Vescovo S.E. Mons. Carlo Mazza e i rappresentanti del Consiglio Nazionale e della delegazione regionale dell’Associazione.

Auguri dell’AC

Carissimi, “Noi sappiamo che la speranza è Cristo” afferma il nostro Vescovo Carlo nella sua lettera pastorale “Il seme. Il fiore. Il frutto” (parte seconda cap. 17).

Partecipare si vuole e si può: la politica cambi marcia

In un recente comunicato pubblicato dal quotidiano Avvenire il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Franco Miano afferma: “Tra i tanti spread incalcolabili, ce n’è uno che da tempo cattura la mia attenzione: la distanza tra la qualità dell’impegno civile e sociale nei territori e quello profuso dalle classi dirigenti regionali e nazionali. Mentre nelle strade delle nostre città vediamo fiorire e consolidarsi, dall’unione virtuosa di realtà laiche e cattoliche, iniziative di formazione al bene comune, di solidarietà progettuale, di assistenza concreta agli ultimi e ai penultimi, vediamo i partiti sempre più arroccati dentro il Palazzo e arroventati in discussioni che riguardano il proprio ombelico e poco più”.

Le affermazioni del Presidente Miano ci paiono facilmente ascrivibili anche al nostro territorio, dove le forze politiche presenti nei diversi consessi civici non sembrano valorizzare la partecipazione e il libero confronti sui grandi temi, quasi pare abbiano timore di strumenti partecipativi e di confronto, anche di fronte a scelte essenziali come la struttura del welfare e le prospettive del futuro disegno delle città. La classe politica si nasconde spesso dietro alla scarsa partecipazione dei cittadini, salvo poi beatificare singole iniziative purché stiano lontane dalle scelte importanti e decisive.

Riformarsi per riformare società e istituzioni

Si è tenuta a Castenaso in provincia di Bologna l’assemblea regionale dell’Azione Cattolica, a cui ha partecipato anche una delegazione della nostra Diocesi.

L’appuntamento regionale si pone all’inizio del cammino, che porterà l’intera associazione a celebrare la quindicesima assemblea nazionale a Roma nel prossimo maggio.

La riflessione è stata pertanto incentrato sul tema della democraticità, a 40 anni dalla scelta democratica fatta dall’associazione sotto la guida di Vittorio Bachelet.

La relazione della giornata è stata tenuta dal padre gesuita Francesco Occhetta membro del Collegio degli scrittori di Civiltà Cattolica. Molto significativo è stato il titolo, che Padre Occhetta ha dato alla sua relazione, “Riformarsi per riformare società e istituzioni”.

Felici e credenti

“Felici e credenti” è questo il titolo del video, che l’Azione Cattolica Italiana ha deciso di accompagnare alla campagna di adesioni per il 2014, che si aprirà il prossimo 8 dicembre “Festa dell’adesione”, uniti al SI di Maria.

Aderire esplicitamente, sottoscrivendo una tessera, è oggi sempre più difficile in un tempo in cui si tende a non esporsi a rimanere nell’anonimato e a curare i “propri affari” senza compromettersi.

Per essere credenti oggi, come in ogni tempo, è necessario compromettersi per partecipare al disegno d’amore e di felicità, che Dio ha su di noi. Aderire ad un’associazione e aderire al Vangelo significa progettare, come Dio ha fatto a partire dalla creazione, per renderci partecipi del suo disegno d’amore teso ad unire in unico abbraccio l’intera umanità. Per essere felici è necessario progettare e l’amore è la via della felicità. Come credenti siamo chiamati ad amare la vita vivendo la nostra fede, in un cammino quotidiano insieme alle persone che incontriamo ogni giorno. Vita e Fede si chiamano a vicenda e ci spingono a vedere in modo diverso ogni momento della nostra esistenza e noi dobbiamo assumere consapevolmente questo atteggiamento. Per essere Testimoni di Gesù è necessario che i nostri rapporti quotidiani trasformino la nostra vita e quella di chi ci vive accanto. Vivere questo sforzo per approdare alla felicità è più semplice se decidiamo di farlo insieme ad altri, che condividono con noi la voglia di superare gli ostacoli per raggiungere quella meta. La famiglia associativa dell’Azione Cattolica ci fornisce un grande aiuto, perché ci permette di unire età diverse ragazzi, giovani e adulti accompagnandoci così per tutto il corso della nostra vita. L’AC ci aiuta inoltre ad allargare il nostro abbraccio dalla parrocchia alla diocesi sino al nostro paese e al mondo intero. Come ci ricorda San Paolo siamo chiamati ad essere santi ma santi non si diventa da soli. L’Azione Cattolica ci aiuta a rimanere radicati nel nostro tempo con lo sguardo rivolto al cielo. Quindi vi invitiamo a spendere quattro minuti del vostro tempo per guardare questo video e qualche altro minuto per scegliere di aderire all’Azione Cattolica.

 

Massimiliano Franzoni

Franco Miano, Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica, chiude il secondo anno della Scuola di Politica

Sarà Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, a chiudere, sabato 16 novembre alle ore 15.30 presso l'oratorio della Parrocchia di San Paolo, il secondo anno della Scuola di formazione all’Impegno Politico e sociale voluta dall’AC in collaborazione con la Diocesi di Fidenza.

Il Presidente nazionale cercherà di fare sintesi dell’argomento trattato in quest’anno di incontri “Le parole della politica”. Franco Miano, che vive a Pomigliano D’Arco (NA), è laureato in Filosofia e insegna Filosofia Morale presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto moltissimi incarichi universitari ed ecclesiali. Dal 1997 al 2002 è stato direttore dell’Istituto Vittorio Bachelet per lo studio delle problematiche sociali e politiche. È presidente nazionale dal 2008, nominato dal Consiglio permanente della CEI,  ed è stato confermato nell’incarico nel maggio 2011.

Verso la XV Assemblea Nazionale

Persone nuove in Cristo Gesù
Corresponsabili della gioia di vivere

L’Azione Cattolica Italiana si è messa in cammino verso la XV Assemblea Nazionale, che si terrà a Roma dal 1 al 4 maggio 2014. Le assemblea parrocchiali e diocesane, che si terranno in questi mesi, sono chiamate a discutere i temi e le proposte del documento preparatorio “Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vivere”.

Il Papa e l’ateo

Siamo certi che non è una moda, ma qualcosa che rappresenta una novità assoluta e allo stesso tempo un seme di speranza, perché il dialogo è sempre segno di speranza.

La Repubblica del 24 settembre scorso ha infatti pubblicato la risposta di Papa Benedetto XVI al volume del matematico Piergiorgio Odifreddi. Nel suo libro "Caro Papa ti scrivo", edito da Mondadori, Odifreddi criticava la visione cristiana del mondo ispirata dai volumi su Gesù scritti da Joseph Ratzinger. Benedetto XVI da tempo meditava una risposta a quello che è per molti il simbolo italiano dell’ateismo intellettuale militante.

Pregiatissimo Dr. Scalfari...

“Pregiatissimo Dr. Scalfari…” iniziava così la lettera inviata da Papa Francesco al fondatore del quotidiano "La Repubblica" e pubblicata dallo stesso giornale l’11 settembre scorso.

Saranno sicuramente tremati i polsi anche ad Eugenio Scalfari, che certo non si può definire un giornalista di primo pelo, quando il postino ha recapitato la missiva con cotanta firma nella redazione del quotidiano romano. Ma le sorprese non dovevano finire lì per il fondatore del giornale più laico del nostro paese, se dopo tredici giorni a Scalfari capiterà di salire le scale della residenza di Santa Marta per trovarsi al cospetto di Jorge Mario Bergoglio, il Papa della cristianità, che ancora rappresenta circa un miliardo di persone in tutto il mondo.

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