Azione Cattolica Giovani e l’impegno di Marianela Garcia
Novità quest’anno per il campo scuola dell’Azione Cattolica giovani che per la prima volta si è svolto insieme a quello dei ragazzi dell’ACR a Caderzone Terme. La convivenza è stata preziosa in quanto ha trasmesso ai giovani (una quarantina provenienti da diverse parrocchie della diocesi) l’idea di un’AC come di una grande famiglia, dove chi è più grande si prende cura dei più piccoli e dove la corresponsabilità e la condivisione sono pilastri fondamentali.
I ragazzi sono stati accompagnati e guidati dall’assistente giovani Don Benjamin e da un’affiatata equipe di sei animatori che hanno preparato i vari momenti di incontro, preghiera ed animazione.
Al centro dell’esperienza formativa e di riflessione c’è stata la straordinaria vita di Marianella Garcia Villas, avvocata e attivista per i diritti umani, personaggio di rilievo insieme all'arcivescovo Oscar Romero in El Salvador negli anni ’70 e nei primi anni ’80. Sono anni turbolenti per il piccolo Paese del Centroamerica: al potere si susseguono governi militari che reprimono nel sangue qualsiasi sommossa e rivendicazione dei diritti fondamentali in particolare da parte dei contadini che chiedono salari maggiori e una distribuzione delle terre più equa; numerose sono le morti innocenti e le sparizioni.
In questo contesto Marianella, sempre sostenuta da Romero, grazie al suo impegno nelle file della Democrazia Cristiana prima e come Presidente della Commissione per i diritti umani poi, diventerà il simbolo della lotta "non violenta" tesa alla conquista della libertà e della giustizia sociale non solo in Salvador, ma in tutto il Centroamerica. Grazie alla sua costanza e al suo impegno il grido di dolore del popolo salvadoregno interrogherà le coscienze di molti anche fuori dal suo Paese. Come il famoso arcivescovo anche Marianella andrà incontro alla morte, ma la sua testimonianza e il suo coraggio sono rimasti intatti nella memoria del popolo salvadoregno. Durante gli incontri la figura di Marianella è stata affiancata a quella di Mosè; i due uniti dalla missione di salvare il proprio popolo hanno permesso ai ragazzi di riflettere e confrontarsi su cosa significhi lottare per grandi ideali, sul coraggio e sulla determinazione; in particolare i giovani sono arrivati a riconoscere che anche nella loro quotidianità sono chiamati a non rimanere indifferenti davanti a ingiustizie e soprusi, ma a prendere una posizione e a spendersi in prima persona pur nella consapevolezza che spesso il risultato del loro agire non è immediato, ma che il bene prodotto rimane nella storia e genera altro bene.
Momento significativo e suggestivo del campeggio è stata la veglia in cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di meditare e di stare soli con il Signore davanti al fuoco, un momento vissuto intensamente dai giovani che hanno scritto molte preghiere e si sono accostati numerosi al sacramento della confessione.
Come in ogni campeggio di Azione Cattolica non sono mancate le gite nella splendida cornice delle Dolomiti, un giro a Pinzolo, i momenti di preghiera, ma anche i pomeriggi e le serate di animazione vissuti sempre in un’atmosfera di gioia e condivisione.
Michele Baschieri
Vice Presidente Diocesano del Settore Giovani