Giubileo di movimenti e associazioni

Si terrà domenica prossima 6 novembre il Giubileo diocesano delle associazioni e dei movimenti che vedrà coinvolti oltre all'Azione Cattolica anche Comunione e Liberazione e il Cammino Neocatecumenale.

L'appuntamento è per le ore 15.15 presso la Chiesa di San Giorgio. La processione partirà alle ore 15.30 verso la Cattedrale presieduta dall'assistente generale della nostra associazioni Don Mauro Manica e dagli assistenti delle altre aggregazioni.

Nel piazzale della Cattedrale, di fronte alla Porta Santa, sarà il Vescovo Carlo ad accogliere i partecipanti al Giubileo e con loro compirà il passaggio purificatorio attraverso la Porta per poi immergersi nella celebrazione giubilare comune.

Saremo davanti a questo Porta Santa per celebrare come Azione Cattolica, insieme ai fratelli e alle sorelle dei movimenti di Comunione e Liberazione e Cammino Neocatecumenale, il nostro Giubileo della Misericordia. Siamo carichi dei nostri 150 anni di storia associativa. Si tratta di “Una bella storia”, ma anche di una storia fatta di errori, di incomprensioni e di peccato, che ha minato la comunione tra noi e con le altre aggregazioni laicali. Si tratta di colpe individuali e di colpe associative che vogliamo lavare in questo pellegrinaggio comune passando attraverso questa Porta segno dell’abbraccio del Dio, che ci accoglie sempre in particolare quando siamo peccatori penitenti. Purificati da questo passaggio vogliamo portare ai piedi dell’altare della nostra Cattedrale e di fronte alla Cattedra del nostro Vescovo, segno dell’unità della chiesa di Dio che sta in Fidenza, questo storico momento di comunione. Vogliamo portare sotto quest’altare l’impegno a seguire la via che ci indica il nostro presidente nazionale Matteo Truffelli: «In un tempo percorso da divisioni e individualismi, la prima testimonianza che le aggregazioni laicali possono offrire al Vangelo è allora, in un certo senso, quello della comunione che si costruisce e si vive nella Chiesa particolare, in diocesi, attorno al vescovo, nella parrocchia, insieme a tutte le altre realtà, a tutti i membri del Popolo di Dio. Si tratta insomma, di divenire amalgama capace di cementare la comunità, facendo diventare un’abitudine la capacità di mettere in pratica ciò che San Paolo chiedeva ai cristiani della comunità di Roma, quando li invitava a “gareggiare nello stimarsi a vicenda”».

Massimiliano Franzoni
Presidente diocesano AC


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