Don Francesco è sacerdote
Sono state giornate intense ed emozionanti quelle, che hanno accompagnato l’ordinazione sacerdotale e la prima Messa di Don Francesco Villa.
L’Azione Cattolica, come tutta la Diocesi, si è stretta intorno a lui ricordando i tanti momenti già passati insieme e il cammino che ancora ci aspetta nella Grazia di Dio.
Il Vescovo Mons. Carlo Mazza ha parlato di Francesco come della “mitezza” fatta persona e noi aggiungeremo di un giovane che sa quello che vuole.
A Croce Santo Spirito, accompagnato dal parroco e nostro assistente generale Don Mauro Manica, Francesco ha celebrato la sua prima Messa e solo alla fine della celebrazione ha sciolto l’emozione, che sembrava trattenere da due giorni. Lo ha fatto per pochi minuti ringraziando le tante persone e realtà, che gli sono state vicine. Poi a San Giuliano, a pranzo, è ritornato il Francesco di sempre: uno che “sta dentro” le cose in modo mite ma deciso e la sua festa è diventata la festa di una comunità diocesana.
Con grande gioia ripetiamo l’incitamento dei giovani di AC scritto in post a caldo sul nostro profilo facebook “Forza Don Francesco”. L’Azione Cattolica è con te.
Il saluto dell’Azione Cattolica Diocesana rivolto a Don Francesco e letto durante la prima Messa dal Presidente Diocesano.
Caro Don Francesco, è una gioia immensa per tutta l’AC diocesana poterti essere vicino in occasione della tua ordinazione e della tua Prima Messa. Ciascuno di noi porta nel suo cuore un ricordo della tua vocazione e del tuo cammino verso il sacerdozio. “Il prete è vero quando scompare, quando dietro di sé, lascia indovinare e trasparire Qualcuno” scriveva Don Primo Mazzolari. In questi anni abbiamo potuto conoscere la tua trasparenza. Già dai tempi dei campi giovani si poteva indovinare la tua ricerca di un rapporto profondo con Dio e con i tuoi fratelli, sulla base del quale stavi cercando la tua strada. Dio ti ha messo di fronte questa strada e tu l’hai percorsa con la consapevolezza, come scriveva sempre Don Mazzolari, che “il dono più grande non è fatto di cose ma di noi stessi”. La tua capacità di donarti sino in fondo l’abbiamo riconosciuta nel servizio vissuto nella tua parrocchia, in quella dove hai svolto servizio diaconale e appena potevi negli appuntamenti dell’Azione Cattolica.
Ora il Signore ha dato compimento al tuo desiderio e ti ha reso suo sacerdote al servizio delle sue creature. La gioia di queste giornate possa accompagnarti ogni giorno nel tuo ministero, che non sarà semplice ma avrà sempre un orizzonte certo ed è quello che non c’è gioia più grande che dare la vita per i propri fratelli.
L’AC è e rimarrà sempre la tua casa e sappi che quando avrai bisogno di un momento di ristoro e di profonda amicizia in noi potrai trovarla. Speriamo di stimolare sempre il tuo ministero perché “l’Azione Cattolica ha il compito preciso d’introdurre le voci del tempo nella compagine eterna della chiesa e prepararne il processo d’incorporazione. Deve gettare il ponte sul mondo, ponendo fine a quell’isolamento che impedisce alla Chiesa di agire sugli uomini del nostro tempo.
Il parroco non deve rifiutare questa salutare esperienza che gli arriva ad ondate portatagli da anime intelligenti e appassionate. Se no, finirà a chiudersi maggiormente in quell’immancabile corte di gente corta, che ingombra ogni parrocchia e fa cerchio intorno al parroco. I pareri di Perpetua sono buoni quando il parroco è Don Abbondio.
Occorre salvare la parrocchia dalla cinta che i piccoli fedeli le alzano allegramente intorno e che molti parroci, scambiandola per un argine, accettano riconoscenti.
Per uscirne ci vuole un laicato che veramente collabori e dei sacerdoti pronti ad accoglierne cordialmente l’opera rispettando quella felice, per quanto incompleta, struttura spirituale che fa il laicato capace di operare religiosamente nell’ambiente in cui vive. Un laico di Azione Cattolica”.
Come adulti, giovani e ragazzi dell’AC di Fidenza vogliamo essere il tuo sostegno, come da laico di AC scriveva proprio Don Mazzolari, e anche lo stimolo per rendere gioioso e vivace l’impegno verso tutti gli uomini e le donne che Dio metterà sul tuo cammino di sacerdote.
Abbracciandoti forte, affidiamo il tuo ministero proprio a Don Primo Mazzolari, quasi tuo conterraneo, che ha saputo essere “prete fino in fondo”, come certo saprai essere anche tu.
Ti affidiamo anche alla Serva di Dio Pierina Belli, di cui sentiamo il respiro ogni volta che veniamo in questa chiesa di Croce Santo Spirito, lei sicuramente ti sarà vicina com’era vicina a tutti i seminaristi e ai giovani preti.
Il nostro dono è la casula viola quella dei tempi forti in attesa di viverli con te.
Il Consiglio Diocesano
Fidenza, 15 giugno 2013